IMPRESE SOLIDE – Siamo di fronte ad un settore in grado rappresentare al meglio il modello di sviluppo e crescita a livello economico di dimensione non solo nazionale ma anche mondiale. Un circolo virtuoso testimoniato dalla solidità delle imprese coinvolte che continuano a far crescere il fatturato globale del settore cosmetico nazionale, prossimo agli 11 miliardi. Una performance trainata dal mercato interno cresciuto di oltre un punto percentuale e che, secondo le previsioni, continuerà a espandersi anche durante il 2018. L’apporto più evidente rimane, però, quello delle vendite all’estero, che nel 2017 hanno raggiunto i 4,7 miliardi, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente. Insomma quello del beauty è un modello di impresa che si innova, punta all’internazionalizzazione e oltre al volume considera il valore elemento essenziale di espansione.
“Questi dati ci pongono di fronte una domanda – commenta Fausta Tistarelli di Clelia Consulting, società che analizza e supporta le aziende nel processo di sviluppo crescita e cambiamento – quali sono i fattori per cui questo settore si differenzia dagli altri tanto da evidenziare una crescita costante anche in periodi di crisi persistenti? Per rispondere – spiega – dobbiamo necessariamente riflettere sui bisogni a cui questo settore si rivolge, bisogni di benessere, autostima, valorizzazione della propria persona a cui, anche in periodi di crisi e di grandi impegni, non si è disposti a rinunciare. Attenzione però – rimarca Tistarelli – i clienti in questo settore sono ininterrottamente alla ricerca di proposte ‘a valore’ in cui innovazione ed esperienza arricchiscono e rinnovano costantemente le soluzioni per il benessere. I numeri in crescita evidenziano grosse opportunità per le imprese di questo mercato ma sarà necessario continuare a conoscere approfonditamente gli orientamenti dei clienti finali e, con processi di ricerca e progetti di innovazione ecosostenibili ed ecocompatibili, ‘sorprendere’ il mercato con una proposta capace di dare una prospettiva di vero benessere. A queste condizioni il settore continuerà a crescere”. (Agipress)

