clelia posted on ottobre 04, 2017 17:11
La burocrazia costa mediamente ad ogni impresa 5000 euro all’anno, 16 al giorno, ovvero 2 euro ogni ora. La ha certificato chiaramente Cna con una ricerca specifica in materia del Centro Studi Cna. I numeri diventano ancora più forti se si pensa che per compiere tutti gli adempimenti previsti dalla pubblica amministrazione il 41.3% delle imprese è costretta a “bruciare” ben tre giorni lavorativi al mese, il 32.2% fino a cinque, il 9.1% quasi 10, mentre soltanto il 10.7% delle aziende intervistate afferma di impiegare meno di una giornata lavorativa al mese. La Cna ha presentato questo salatissimo conto al ministro Madia, riportando il modo dettagliato i bisogni e le proposte delle piccole e medie imprese, vera spina dorsale del mondo produttivo italiano.
GLI ELEMENTI CHE PESANO MAGGIORMENTE - La complessità delle norme rimane di gran lunga il principale problema sofferto: il 67,8% delle imprese boccia la qualità legislativa italiana sia per la scarsa chiarezza sia per la stratificazione, nel tempo, di provvedimenti spesso motivati dall’urgenza. A livello settoriale sono le imprese edili (74,3%) e i fornitori di servizi alle imprese (71,4%) a patire maggiormente la complessità delle norme. Tra i problemi più acuti, a grande distanza, la quantità elevata di informazioni (43,8%) chieste dall’amministrazione pubblica e la lentezza della macchina burocratica (27,5%). La foresta pietrificata, però, sta lentamente, molto lentamente, tornando alla vita. I cambiamenti introdotti nella legislazione da due anni a questa parte (Delega fiscale, Jobs Act, Riforma della Pubblica amministrazione) sono giudicati in maniera positiva da quasi un’impresa su tre (29,5%) più di quante esprimono un parere negativo (22,4%), con una fetta di poco inferiore alla metà degli intervistati che non percepisce cambiamenti evidenti.
"Se è vero che le piccole e medie imprese vengono considerate il vero traino dell'economia, deve essere altrettanto chiaro il concetto che se non si semplificano i processi con una sburocratizzazione massiccia, si indebolisce inevitabilmente la competitività. Si tratta di un percorso ormai indispensabile che riguarda anche tutta la Pubblica Amministrazione e che punta alla semplificazione attraverso il cambiamento radicale dei modelli organizzativi e gestionali". Così commenta il dato Clelia Consulting, realtà toscana che analizza, supporta e affianca le imprese nei processi di sviluppo in ottica di innovazione e riorganizzazione. "Innovare, migliorare l’organizzazione aziendale, inserire e modificare nuovi processi operativi nei propri modelli di sviluppo, posizionare e comunicare il proprio prodotto in base a specifici target di popolazione, sono, insieme alla necessità di semplificazione, gli elementi essenziali per far sì che un'azienda non solo sia costantemente al passo con le richieste del mercato, ma diventi sempre più competitiva".