clelia posted on novembre 23, 2017 15:55
Il grande giorno è arrivato, il Black Friday anche quest'anno promette scintille. Dire che l'e-commerce si stia espandendo o stia crescendo sarebbe riduttivo. La sua è una galoppata. Soprattutto all'estero. In Cina più di un acquisto su due avviene online, senza neppure dovere uscire di casa, toccare la merce con mano, provarla in un camerino. In alcuni Paesi la consegna a domicilio arriva dopo poche ore, con i droni. Su internet però latitano le imprese italiane e, soprattutto, quelle piccole e medie, che costituiscono l'ossatura della nostra economia. Secondo i dati elaborati dall’osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia, il divario digitale tra noi e il resto d'Europa è tale che, su 28 Paesi membri, l'Italia si posiziona 25esima.
Sembra impossibile, ma
solo il 71% delle aziende italiane oggi ha un sito Internet, contro una media europea del 77%. Sono ancora meno quelle che si affidano ai servizi di personale specializzato: il 17%. Insomma, molti imprenditori restano convinti di potere sfruttare solo i canali tradizionali del commercio e quando sbarcano in Rete improvvisano. Infine, appena il 37% delle aziende nostrane ha intuito che una home page non è sufficiente: occorre essere presenti sui social.
Ma per le aziende italiane questo è il momento di adeguarsi ad un mondo che è cambiato: la gestione del processo di vendita online diventa essenziale per molte attività commerciali, richiede un’attenta valutazione di carattere strategico, ma può rivelarsi una straordinaria opportunità di rilancio verso un mercato globale.